• Autore dell'articolo:

Questa è una delle testimonianze della dott.ssa Biologa Nutrizionista Francesca Marcon, membro del comitato scientifico di EINUMM che applica i principi della Medicina Nutrizionale e Metabolomica nella sua professione.

B.B., 41 anni, è venuta da me per un problema ricorrente di candida: da circa 7 anni ogni mese, in corrispondenza dell’ovulazione, aveva infatti la candida. Ormai non sapeva più che strada prendere, anche perchè fino ad allora l’unica cosa che stava facendo era assumere antibiotici ogni mese. Questo poteva servire per sistemare le fasi acute del problema ma ovviamente andava ad influire anche sul suo intestino, con frequenti scariche e gonfiore.

Fin dall’inizio mi ha inoltre detto che era intollerante al lattosio e che aveva anche paura di intraprendere un percorso nutrizionale, perché in passato aveva avuto un rapporto un pò difficile con il cibo. 
La rassicurai dicendole che l’obiettivo era capire cosa correggere, e quindi diventare più consapevole di che cosa le causasse questa problematica e soprattutto come gestirla.

Nel corso della visita le ho chiesto quale fosse la sua alimentazione, in modo da capire quali fossero i punti da correggere. La sua dieta era molto ricca di zuccheri semplici e carboidrati in generale, pochissimi grassi e poca acqua. Le ho spiegato quindi l’influenza degli zuccheri sia sul microbiota intestinale che sull’infiammazione del corpo, l’importanza dell’acqua e degli omega per la corretta riparazione dell’organismo. 
Già durante la spiegazione di queste semplici informazioni vedevo che si illuminava, perchè finalmente stava capendo che cosa c’era che non andava e che quindi aveva una speranza per risolvere la situazione. 
Oltre all’alimentazione le ho consigliato anche l’assunzione di vitamine, tra cui probiotici, estratti di ribes nigrum e D-mannosio, spiegandole anche il motivo per cui le davo ogni singolo integratore.

E’ uscita contenta, con la consapevolezza di cosa fare e di cosa non fare.

Dopo un mese ci siamo riviste per il controllo. L’intestino cominciava a funzionare meglio, iniziava a sentirsi bene, la candida però era sopraggiunta ancora, ma questa volta aveva riconosciuto che la causa scatenante era stato un forte stress familiare.

Nei mesi a seguire la candida è progressivamente scomparsa, e se le veniva era perchè magari indulgeva di più con gli zuccheri. Ormai era sotto controllo.

A tutt’oggi B.B è contenta e se ogni tanto qualche lieve accenno fa capolino, lei sa perché è successo (i famosi sgarri…), ma al contrario di una volta non si preoccupa e sa esattamente cosa fare da subito per fermare tutto in tempo, ha controllo sulla sua salute e soprattutto una qualità di vita migliore.

Dott. sa Francesca Marcon