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Nuovi studi rivelano il meccanismo di insorgenza del cancro

Dai primi anni ’70 che è iniziata la guerra contro il cancro fino ad oggi, ci sono stati significativi progressi scientifici principalmente riguardo la sua diagnosi precoce e lo sviluppo di tecniche e strumenti chirurgici.
Tuttavia il cancro è la prima causa di morte nei paesi sviluppati e la seconda nei paesi in via di sviluppo.
Sembra che l’attuale modello di approccio scientifico e del trattamento del cancro abbia raggiunto il suo limite e perciò per migliorare ulteriormente i nostri risultati dovremmo guardare in direzioni differenti.
Scienziati dell’ Universita’ di Arizona in collaborazione con l’ Universita’ Nazionale di Australia hanno sviluppato una nuova teoria riguardo l’insorgenza e la creazione di cellule cancerose che sembra gettare nuova luce sulla vera natura del cancro.

Cos’è il cancro?

microscopioQuesta è una domanda che sembra non essere stata risposta in modo soddisfacente fino ad oggi. La spiegazione prevalente negli ultimi 50 anni è la “Teoria delle Mutazioni”.
Secondo questa, l’accumulo di mutazioni nel DNA porta a cambiamenti distruttivi del codice genetico che regola la funzione e il “comportamento” delle nostre cellule.
In condizioni normali le nostre cellule mostrano un comportamento “sociale” e funzionano in armonia dentro una grande colonia di cellule che chiamiamo corpo umano.
Il cambiamento nel DNA porta alcune di queste cellule ad avere un comportamento “irrazionale”: proliferano in modo incontrollato e formano uno o più tumori che alterano le normali funzioni del corpo mediante molteplici meccanismi.
Questa teoria è emersa dalla teoria evoluzionistica di Darwin ed è perciò chiamata “ Darwinismo Interno”.
Secondo questa teoria, ciò che guida lo sviluppo delle cellule sane è un processo simile alla selezione naturale.
Mutazioni (cambiamenti nel DNA) casuali che favoriscono la sopravvivenza delle cellule si accumulano ed eventualmente portano a malignità.
Le lesioni e i cambiamenti nel DNA possono essere ereditati (geni difettosi nella famiglia) o essere causati dall’esposizione ad agenti tossici come il tabacco e le radiazioni.
La teoria sopracitata ha un valore esplicativo, ma anche seri difetti: secondo la teoria dell’evoluzione, le mutazioni casuali sono quasi sempre dannose e portano alla morte immediata.
Le cellule cancerose, tuttavia, ogni volta sembrano essere molto “fortunate”, perché non solo non muoiono, ma prosperano grazie a queste mutazioni.
Mentre le cellule normali subiscono una morte programmata, le cellule cancerose diventano immortali e proliferano all’infinito.
Ma sono la casualità e il caos le maggiori ragioni dietro la creazione di cellule cancerose?
In contrasto con ciò che è stato appena detto, i tumori sembrano esibire una grande organizzazione nel loro comportamento.
I tumori maligni sono in grado di produrre il loro proprio circolo sanguigno, possono silenziare i geni soppressori del cancro, attivare geni che lo favoriscono (geni promotori), produrre enzimi che permettono loro di infiltrarsi tra i tessuti (enzimi proteolitici), cambiare il loro metabolismo per sopravvivere in un ambiente acido e con poco ossigeno e secernere proteine sulla superficie della membrana cellulare in modo da non essere percepiti dai globuli bianchi e dal sistema immunitario.
Potrebbero insorgere tutti questi complessi meccanismi stabilmente da una mutazione casuale in ogni persona che si ammala di cancro?
Le mutazioni casuali certamente giocano un ruolo importante nell’attivazione e nella promozione del cancro, ma non possono essere da sole sufficienti per fornire una completa spiegazione del problema.

Un antico meccanismo viene alla luce

dnaLa nuova teoria proposta da Davies e Lineweaver sembra completare il puzzle, permettendo alla ricerca scientifica di andare oltre e di aprire nuove vie per la comprensione e per un potenziale intervento terapeutico contro il cancro.
Nel loro studio aggiungono ulteriori prove e colmano le lacune nella teoria evoluzionistica in relazione al cancro.
Essi ipotizzano che il cancro sia il risultato dell’attivazione di più antichi meccanismi cellulari dormienti.
Sappiamo che nel nostro DNA e in quello animale, sono inclusi anche geni che normalmente rimangono dormienti; ma sono stati analizzati casi di persone nate con la coda, con membrane interdigitali, con branchie, irsutismo e capezzoli in eccesso.
Polli geneticamente modificati possono formare denti e mammiferi marini possono sviluppare zampe posteriori: Si tratta di atavismi (attivazione di meccanismi primordiali) che si creano dal malfunzionamento di geni che li sopprimono.
Un uomo non necessita di una coda per stare in equilibrio sugli alberi. Di contro, una coda potrebbe ostacolare la sua sopravvivenza. Tuttavia, l’informazione per generare una coda permane ancora nel nostro DNA. La ragione per cui noi non sviluppiamo code, i polli i denti e i mammiferi marini le zampe posteriori, è perché abbiamo geni che sopprimono l’espressione di queste informazioni.
Questi meccanismi furono disattivati circa 60 milioni di anni fa.
Ma se una mutazione danneggia un gene che sopprime la loro attivazione appaiono le anomalie genetiche sopracitate.
Oltre 1 miliardo di anni fa, i predominanti organismi unicellulari cominciarono gradatamente ad organizzarsi in gruppi di più cellule: raggruppamenti scarsamente organizzati, molto lontani dagli attuali organismi complessi come gli umani e gli animali, che nel tempo si sono specializzati formando organi e sistemi.
Le condizioni nel pianeta erano completamente diverse (bassa concentrazione di ossigeno, pH acido). Questi organismi primitivi avevano una base di funzionamento simile a quella delle cellule cancerose.
I ricercatori hanno concluso che l’informazione genetica rimasta nel DNA in condizioni normali è repressa, ma quando la sopravvivenza dell’organismo è al limite o devia significativamente dalla situazione di normalità, si attivano questi meccanismi primitivi più resistenti :il risultato è il cancro.
La nuova posizione differisce da quella finora esistente secondo cui le cellule cancerose non sono nuove cellule che si sono evolute nel corpo come tali, ma costituiscono un insieme di meccanismi che garantiscono un aspetto di sicurezza di base.
Il confine apparentemente simile tra la nuova e la vecchia posizione mostra nuove possibili vie terapeutiche.
Non è sufficiente limitarsi alla distruzione delle cellule cancerose, ma bisogna anche riportare il corpo il più vicino possibile alla normale funzionalità.

Il cancro è un “sintomo”, non una “malattia”

cellule canceroseLe nostre cellule entrano in funzione cancerosa allo scopo di sopravvivere in un ambiente che rende molto difficile la loro sopravvivenza.
L’alterazione dell’equilibrio biochimico sembra essere la causa principale dietro l’insorgenza del cancro.
Il malsano ambiente cellulare, fisico e globale, minacciano la totale distruzione delle nostre cellule e queste reagiscono con primitivi meccanismi di azione che noi chiamiamo cancro.
Comportamenti che promuovono la salute e aiutano a mantenere l’equilibrio biochimico possono ridurre l’incidenza della malattia:
  • Il mantenimento di livelli ottimali di vitamina D aiuta il corretto funzionamento del DNA
  • Bere molta acqua è necessario per la funzione di ogni cellula del nostro corpo
  • Il consumo di antiossidanti tiene sotto controllo l’ossidazione
  • Il consumo di cibi non raffinati il più vicino possibile alla loro forma naturale fornisce gli ingredienti necessari per una corretta funzionalità cellulare
  • Assumere un buon multivitaminico naturale e vitamina C integra la nostra dieta con nutrienti che potrebbero non essere assunti in dose adeguata
  • È importante ricordare di fare alcuni respiri profondi il più spesso possibile durante la giornata per una migliore ossigenazione dei tessuti
  • Adeguato riposo e buon sonno permettono al nostro organismo di correggere i danni arrecati
  • L’esercizio fisico svolto in regolari intervalli di tempo aiuta a migliorare la funzione dei polmoni e la perfusione del corpo
  • Mantenere un equilibrio mentale evitando inutili e cattive notizie a favore della trasmissione di buone notizie, la lettura di buoni libri, avere a che fare con l’arte, aiutare gli altri, un atteggiamento positivo verso la vita e una maggiore estroversione favoriscono un bilanciato funzionamento del nostro sistema ormonale.
Alla vostra salute!

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Fonti

legislative.cancer.gov/history/phsa/1971

onlinelibrary.wiley.com/doi/10.3322/caac.20107/full

iopscience.iop.org/.pdf