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Questa è una delle testimonianze della dott.ssa Biologa Nutrizionista Francesca Marcon, membro del comitato scientifico di EINUMM che applica i principi della Medicina Nutrizionale e Metabolomica nella sua professione.

“P., 30 anni, aveva sempre avuto problemi di peso fin da piccolo: le diverse diete che aveva fatto nel corso degli anni lo avevano aiutato a perdere peso, ma ciclicamente tendeva ad ingrassare, e ormai non poteva più sopportare questo fatto. P. sapeva che nell’ultimo periodo si era lasciato un pò andare, però la facilità con cui riprendeva peso era alquanto allarmante: indice quindi di un forte squilibrio metabolico.

P. aveva deciso di comprendere cosa stesse accadendo nel suo corpo, era determinato a scoprire la causa di questa situazione. Non poteva accettare il fatto che ogni volta che facesse uno sgarro il suo corpo reagisse così violentemente: ci doveva essere una spiegazione. Per comprendere quindi il vero motivo, per il suo caso lavorammo in équipe medico-nutrizionista, e gli facemmo fare delle analisi più approfondite, proprio per arrivare alla base del problema.

Come ci aspettavamo, tra le altre cose, quello che emerse fu una grave resistenza insulinica, che spiegava pienamente il continuo aumento di peso.

Alla luce di questo dato alquanto evidente, P. fu sollevato, perché finalmente aveva una risposta alle sue domande. Non si spiegava infatti come la glicemia e altri esami del sangue fossero nella norma, e lui invece continuasse a metter su peso.

Ora che aveva compreso questo fatto, veniva la mia parte: la dieta.

P. fu subito reo confesso e mi disse che nell’ultimo periodo si era un pò dato alla pazza gioia, visto che sia che si controllasse o meno, tanto ingrassava lo stesso!

La sua attenzione però era sul fatto che pur non mangiando molto in quantità, il peso saliva lo stesso. Gli feci le diverse domande per comprendere cosa mangiasse e, come mi aspettavo, c’erano troppo spesso pasta e altre farine che non facevano altro che peggiorare la situazione. Oltre a questo fatto, P. mi disse che consumava anche bibite e qualche dolcetto, per cui ormai il quadro era del tutto chiaro.

Come era facilmente intuibile, P. aveva un metabolismo proteico, per cui la dieta più che cambiata, doveva essere stravolta.

D’accordo con il medico, diedi quindi un taglio netto ai carboidrati, lasciandoli solo qualche volta a settimana, e puntando di più su cibi proteici e grassi , sempre in abbinata alle verdure. Gli consigliai anche di continuare a fare il digiuno intermittente che già spesso faceva, per contribuire ulteriormente al ribilanciamento metabolico.

Il medico invece gli consigliò un multivitaminico, vitamina C, carnitina e cannella con vitamine del complesso B , vitamina D con cofattori e omega 3-6-9.

Quando gli consegnai la dieta, gli spiegai che sarebbe andato incontro a reazioni più o meno intense, soprattutto in termini di cali di energia, in quanto all’inizio dovevamo ripristinare il corretto metabolismo dei grassi, che era bloccato.

Ero un pò preoccupata perchè sapevo che la reazione del corpo poteva essere importante, ma allo stesso tempo avevo fiducia anche negli integratori consigliati dal medico, che sapevo avrebbero attutito il cambio repentino di alimentazione.

Tutto sommato alla fine P. non subì una fase di riparazione così intensa: il bilanciamento tra vitamine e cibo aveva funzionato alla perfezione. Rividi P. dopo qualche mese, e feci fatica a riconoscerlo: aveva perso quasi 17 kg, per non dire dei centimetri a livello addominale. Un’altra persona.

P. era molto soddisfatto perché la nuova dieta gli piaceva molto, era semplice e senza pesi, e sentiva che era adatta al suo metabolismo. Ma la cosa che gli piaceva di più era che ora finalmente sapeva quali fossero le necessità del suo corpo e sapeva anche che lo stava riparando dalla base.”

Dott.sa Francesca Marcon